Bari 4 ottobre 2019
Sensibilizzare cittadini, amministrazioni e operatori turistici sulle problematiche legate alla gestione dei rifiuti solidi urbani e sull’impatto del loro abbandono nell’ambiente naturale, con strumenti di prevenzione e azioni di cittadinanza attiva. Nasce con questo fine la nuova campagna di Legambiente Parchirifiutifree, per tutelare le aree protette dalle diffuse cattive abitudini che influiscono sulla perdita di biodiversità. Parchirifiutifree è un percorso di 17 tappe nei comuni del Parco Nazionale del Gargano – habitat ricco di specie animali e vegetali – con l’obiettivo di stimolare attività concrete di raccolta e monitoraggio dei rifiuti.
La campagna è stata presentata oggi a Bari in conferenza stampa, alla presenza di Gianni Stea, assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, Pasquale Pazienza, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, e di Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette e biodiversità di Legambiente.
«L’obiettivo è rendere i cittadini partecipi in prima persona della tutela dell’ambiente, spingendoli a prendere coscienza dell’abbandono crescente dei rifiuti, che ci invadono sempre più – ha dichiarato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Questa nuova campagna servirà a valorizzare numerose aree del Parco del Gargano, un territorio magnifico ma spesso maltrattato. Da neo presidente di un parco è indubbiamente più forte la necessità di contrastare l’inciviltà che danneggia le aree protette, luoghi dal valore inestimabile. La nostra Regione è afflitta da abbandoni e combustioni illeciti di rifiuti, per cui serve una forte risposta in termini di prevenzione e repressione».
Perchirifiutifree comincerà a metà ottobre e terminerà a metà novembre. È un’iniziativa volta ad ampliare la conoscenza delle diverse tipologie di rifiuti presenti nel Parco del Gargano e contrastare l’illegalità connessa all’abbandono di rifiuti speciali, ingombranti o pericolosi. Le attività mirano a sensibilizzare tutti i fruitori del Parco ad adottare comportamenti corretti (dalla raccolta differenziata e giusto conferimento alla riduzione o eliminazione dei materiali plastici monouso), per migliorare le condizioni ambientali e potenziare l’attrattività turistica del territorio.
«In sinergia con Legambiente, intendiamo sensibilizzare l’intero territorio del parco sulla gestione sostenibile dei rifiuti, contrastandone l’abbandono illecito – afferma Pasquale Pazienza, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano – La campagna Parchirifiutifree ha lo scopo di preservare il patrimonio naturalistico del Gargano, coinvolgendo in modo diretto chi lo vive ogni giorno. Da un lato sono previste attività di pulizia e monitoraggio delle aree boscate, dall’altro l’attenzione sarà su marine litter e beach litter, su quei rifiuti più diffusi come le calze per la coltivazione dei mitili, che danneggiano gravemente la biodiversità».
Il Parco del Gargano è un connubio straordinario di mare e montagna. Spiagge, faraglioni, grotte e pareti rocciose si alternano ad ampie distese di macchia mediterranea, formando un paesaggio unico la cui integrità è minacciata dall’abbandono di rifiuti. Lo si riscontra sia nei litorali sia nelle lagune di Lesina e Varano, dove tra le maggiori criticità – secondo l’ultimo report di Legambiente Buone & Cattive Acque – si annovera la presenza di reti plastiche per la mitilicoltura e residui plastici dell’agricoltura, che si accumulano nel tempo e che vengono bruciati per essere eliminati. Assidue le segnalazioni dei cittadini che rilevano rifiuti sparsi impropriamente in aree urbane ed extraurbane, mentre prospera il fenomeno del lancio del sacchetto dal proprio veicolo.
Parchi e aree verdi, custodi di gran parte del patrimonio di biodiversità, sono spesso in balia del degrado. L’indagine Park litter 2019 di Legambiente rileva una consistente presenza di rifiuti come accendini, pacchetti di sigarette e tabacco, involucri e shopper di plastica, fazzoletti e tovaglioli, sacchetti di patatine e dolciumi, bottiglie di vetro, preservativi, salviette umidificate e pezzi di plastica non identificabili. Rifiuti trovati principalmente sotto le panchine, tra i cespugli e in cestini strabordanti. Park litter ha preso in esame 87 parchi italiani, di ognuno dei quali sono stati monitorati 100 metri quadri. È plastica il 71,8% dei rifiuti raccolti (16.526), mozziconi di sigarette il 37% (23.003), carta il 13,5% (3.101), metallo il 5,7% (1.308).
«L’abbandono dei rifiuti assume proporzioni gravi soprattutto nelle aree protette, crocevia di turisti che non sempre hanno a cuore l’ambiente che visitano – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette di Legambiente – Parchirifiutifree nasce per sensibilizzare cittadini e amministrazioni sulle buone pratiche di raccolta dei rifiuti, sulla necessità di dare ognuno il proprio contributo alla salvaguardia dei beni comuni. L’impatto dei rifiuti sull’ambiente naturale è estremamente dannoso. Occorre far comprendere che i parchi sono spazi da tutelare necessariamente e che di questo processo ognuno è parte fondamentale».