Delineare una nuova strategia per le foreste italiane, condivisa tra i soggetti pubblici, imprese, operatori, istituzioni, enti di ricerca e stakeholder, che riconosca il ruolo multifunzionale delle nostre infrastrutture verdi e che metta al centro due elementi chiave: la “tutela della biodiversità” e le “produzioni green”.
È stato questo l’obiettivo del primo forum nazionale sulla gestione forestale sostenibile “la bio-economia delle foreste”, promosso da Legambiente, tenuto a Roma il 20 novembre presso lo storico palazzo WeGil a Trastevere.
Se da una parte – infatti – le foreste preservano la biodiversità, prevengono l’erosione del suolo e fungono da deposito naturale di carbonio, ostacolando il surriscaldamento globale, dall’altra costituiscono la base per nuove economie locali, sia per la loro funzione nell’ambito di una complessa filiera produttiva ed energetica del legno, sia per il loro uso in chiave turistica, ricreativa e culturale.
Su questi temi si sono alternati durante la giornata gli interventi e i dibattiti che hanno visto protagonisti gli attori politici e economici, oltre ai rappresentanti del settore forestale, dalle aziende, alle associazioni, agli istituti di ricerca.
Vi è infatti l’urgenza di rispondere, anche tramite l’incremento degli investimenti di gestione forestale attiva, ai fabbisogni dell’industria di trasformazione dei prodotti legnosi che, pur essendo la prima in Europa, arriva ad importare l’80% della materia prima di origine forestale. Senza contare che l’Italia è il primo importatore al mondo di legna da ardere, con una dipendenza da altri Paesi, spesso caratterizzati da problemi di illegalità e insostenibilità dei prelievi.
Il ruolo delle nostre foreste, quindi, deve tornare ad essere al centro dell’agenda politica del Paese, e in questo speriamo che la recente approvazione del Testo Unico Forestale costituisca lo strumento di indirizzo strategico nazionale, anche rispetto alle sfide globali come quelle della protezione della biodiversità, del cambiamento climatico e dell’economia circolare.
Sfide a cui, riteniamo, possiamo rispondere partendo dalla gestione forestale sostenibile (GFS) che tenga conto della complessità di funzioni, beni e servizi connessi alla risorsa forestale e a cui, non a caso, si fa riferimento in uno degli obiettivi di Sviluppo sostenibile approvati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030.
Durante il Forum sulla bio-economica delle foreste, inoltre, si è tenuta la seconda edizione del premio “Comunità Forestali Sostenibili”, ideato da Legambiente e PEFC Italia per la valorizzazione del nostro patrimonio forestale. Obiettivo è quello di selezionare e portare ad esempio percorsi che perseguono la creazione di valore, mantenendo e migliorando la qualità delle foreste e dei prodotti e servizi che esse garantiscono al territorio.
Relazione introduttiva di Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale aree protette e biodiversità, Legambiente
Presentazioni:
Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale aree protette e biodiversità, Legambiente
Raoul Romano, CREA – Centro di Politiche e Bioeconomia
Paolo Mori, Amministratore Unico di Compagnia delle Foreste
Marco Marchetti, Università degli Studi del Molise – Presidente SISEF – Società Italiana di Selvicoltura
ed Ecologia Forestale
Lorenzo Ciccarese, Responsabile Settore Risorse Forestali e Fauna Selvatica – Ispra, Istituto Superiore
per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Cinzia Sulli, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Marino Berton, Direttore Generale AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali
Marino De Santa, Presidente Legnolandia
Massimo Medugno, Direttore Generale Federazione Carta e Grafica
Antonio Mortali, Direttore Consorzio Comunalie Parmensi
Sandro Scollato, Amministratore delegato Azzero CO2