AREE PROTETTE
Le aree protette rappresentano per Legambiente la risposta organizzativa e istituzionale più adeguata per proteggere paesaggi ed ecosistemi delicati e ricchi di biodiversità di cui l’Italia è custode. Per questo l’impegno di Legambiente per la conservazione della natura ha da sempre considerato la crescita dei territori protetti come un obiettivo fondamentale per il nostro Paese.
L’Italia è uno dei paesi che negli ultimi anni ha dato il maggior contributo in Europa allo sviluppo di un sistema di aree protette, arrivando all’11% di territorio tutelato: quasi 3 milioni di ettari a terra e altrettanti a mare, tra Aree naturali protette, Parchi nazionali, Riserve naturali statali, Aree marine protette, Parchi sommersi, Parchi naturali, Riserve naturali regionali e il Santuario internazionale dei cetacei.
Ma le aree protette sono anche i primi laboratori territoriali di uno sviluppo locale equilibrato e sostenibile in settori importanti per l’economia del nostro Paese (agricoltura, turismo, beni culturali, etc.).
Il modello che si è sviluppato con successo in Italia considera conservazione e sviluppo come facce di una stessa medaglia e non modelli alternativi. Più è chiara, precisa e condivisa la missione del singolo parco, in termini di conservazione di specie e habitat, più è concreta la possibilità per quel territorio di sviluppare azioni reali di green economy.
Le comunità locali devono inoltre essere considerate degli interlocutori in grado di partecipare e condividere la vita e le scelte dei parchi. Seguendo questa logica, il nostro impegno per le aree protette è stato sempre caratterizzato da attività di programmazione, pianificazione e gestione delle risorse naturali e territoriali che hanno coinvolto cittadini e comunità locali, agricoltori e allevatori, operatori economici e istituzioni, in un disegno partecipato e condiviso per far crescere l’attenzione e il ruolo delle aree protette.