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A Morino, nella Riserva Regionale Zompo lo Schioppo, sabato 23 giugno un convegno per parlare delle aree protette d’Abruzzo e della necessita’ di tutela della biodiversita’ appenninica

PESCARA 22 Giugno 2018

Puntare sulla tutela della biodiversità e la valorizzazione del capitale naturale come elementi centrali per il rilancio delle Riserve regionali d’Abruzzo che, in questi anni, hanno svolto una funzione fondamentale di difesa del territorio, di riqualificazione ambientale e di sostegno delle economie locali. Sono questi i temi dell’iniziativa promossa da Legambiente, il Comune di Morino e la Riserva Naturale regionale Zompo lo Schioppo il prossimo 23 giugno presso il Centro Visite della Riserva stessa. Il convegno “Le aree protette d’Abruzzo per la tutela della biodiversità: proposte, strategie e buone pratiche per la valorizzazione del capitale naturale” coinvolgerà i portatori di interesse e gli amministratori locali e regionali, per individuare alcuni obiettivi comuni da proporre nel prossimo biennio e condividere un’Agenda 2020 per l’Appennino che metta al centro il ruolo della rete delle aree protette, valorizzandone il lavoro svolto e promuovendo lo sviluppo sostenibile locale incentrato su valorizzazione e tutela del capitale naturale d’Abruzzo.
“Fin dalla loro istituzione, avvenuta grazie alla legge 38/96, la gran parte delle Riserve regionali hanno svolto un importante ruolo di tutela del territorio e di salvaguardia di habitat e specie a rischio, ed hanno saputo promuovere una economia sostenibile in molte aree interne della Regione, oltre a contribuire e rafforzare il brand Abruzzo terra dei parchi – dichiara Rita Rufo, direttrice della Riserva regionale Zompo Lo Schioppo. I buoni risultati raggiunti sono anche il frutto di un modello gestionale che vede le Riserve regionali affidate ai comuni che le gestiscono in collaborazione, per la direzione e la parte scientifica, con le associazioni ambientaliste e gli enti di ricerca, in un rapporto di partenariato e di affiancamento con cooperative locali dedite alla gestione dei servizi; un modello gestionale, questo, che in molti casi ha dimostrato efficacemente che più è forte l’azione di conservazione, più è concreto lo sviluppo sostenibile dei territori interessati dalle Riserve regionali”.
“Dopo la firma della Convenzione degli Appennini – aggiunge Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo – le istituzioni interessate non hanno avuto la giusta determinazione per puntare efficacemente sulle politiche di sistema. Per questa ragione è importante che ora le aree protette ed i territori delle aree interne della dorsale appenninica, siano in grado di coniugare strategie di conservazione della biodiversità, di habitat e specie prioritarie con le opportunità che offrono le attività agro-silvo pastorali, la bio-economia, l’ecoturismo e il turismo attivo sostenibile, mettendo al centro l’integrità e la naturalità dei luoghi, la loro tutela ed una corretta fruizione e valorizzazione anche a vantaggio delle comunità locali”.
Il programma prevede la presenza di autorevoli ricercatori ed esperti di conservazione della biodiversità come Paolo Ciucci dell’Università di Roma, Francesco Riga di Ispra, Massimo Lorenzoni dell’Università di Perugia e Marco Marchetti dell’Università del Molise che si confronteranno con tecnici ed esperti dei Parchi e delle Riserve naturali d’Abruzzo sulla conservazione di specie e habitat presenti nelle aree protette dell’Appennino abruzzese. Seguirà un confronto tra gli operatori locali e gli esperti delle aree protette d’Abruzzo, attraverso dei tavoli tematici sulle implicazioni tra la conservazione della biodiversità e la valorizzazione di attività importanti come il turismo attivo, l’agricoltura, l’allevamento e le foreste, con contributi di Giovanni D’Amico della DMC Marsica, Danilo Marandola del CREA, Davide Marino dell’Università del Molise, Sebastiano Venneri di Vivilitalia e Marcello Squicciarini della PMC d’Abruzzo.
La giornata si concluderà con una discussione finale su come rilanciare le aree protette dell’Appennino a cui parteciperanno Antonio Carrara, Presidente Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Claudio D’Emilio, Vicepresidente Parco nazionale della Majella Tommaso Navarra, Presidente Parco nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, Lorenzo Berardinetti, Assessore Parchi e aree protette Regione Abruzzo, Dino Pepe, Assessore Agricoltura Regione Abruzzo Giuseppe Di Marco, Presidente Legambiente Abruzzo

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